LA CISTI

Allievo: Maestro oggi non mi sento bene, non credo di farcela
Maestro: cosa ti succede Allievo caro?
Allievo: mi sento bloccato, è come se qualcosa mi stringa dentro e mi blocca. Non credo di farcela, mi sembra tutto così difficile da superare, e così grande il problema che sto affrontando che non mi sembra possibile superarlo, forse non ce la farò mai
Maestro: mi dispiace che tu ti senta in questo modo, ma credo che a parlare così non sia tu
Allievo: e chi se non io, son io che sto così male e son io che te lo dico
Maestro: sei sicuro? Eppure nonostante il tuo star male sei venuto qui a praticare, hai svolto le pratiche a casa! Quindi cosa vedi?
Allievo: si Maestro il mio solito conflitto. È vero non è tutto me stesso che la pensa in questo modo, solo una parte di me pensa di non farcela.
Maestro: e quale parte ti sembra che dica tutto questo?
Allievo: una parte che forse non ha esperienza e che pensa di non essere in grado,una parte insicura, che quasi si sente impotente, incapace. Beh mi sembra proprio una parte piccola, bambina. Ah ecco che torna quel bambino ferito.
Maestro: si è una ferita antica, che il te bambino si porta dentro e di conseguenza pure tu ora,oggi nella tua vita
Allievo: ma come è possibile Maestro che ciò che è accaduto allora mi ferisca e mi faccia star così male
Maestro: vedi buon Allievo immagina che quella ferita ricevuta sia diventata una cisti di sebo, perché nel momento in cui si è formata, non c'è stato modo di prenderti cura di lei, di fare qualcosa, ed allora la ferita è rimasta lì con tutto il suo materiale infetto e dolente, appunto incistata.
E sai bene cosa può succedere ad una cisti sebacea se la tocchi, la punzecchi? Fa male e potrebbe uscire del pus.
E a toccarla puoi essere tu, magari distrattamente, qualcun altro con cui stai in contatto, qualcosa tipo un insetto, il vento.
Allievo: si è così. Ma sento che mi blocca che non mi permette di fare ciò che voglio. Voglio toglierla, eliminarla.
Maestro: ed in cosa vedi che ti sta bloccando ora?
Allievo: mi blocca nel mio passaggio di livello, l' esame di passaggio lo vedo quasi impossibile con questo blocco. Appena ci penso o provo ad esercitarmi per questo, sono pervaso da malessere, mi viene da piangere.
Maestro: immagina questo blocco, dove lo senti nel corpo? E descrivi cosa senti
Allievo: nello stomaco, come una morsa, che preme dentro, mi fa mancare l'aria
Maestro: ora simulalo con le tue mani, rendilo concreto. E poi immagina di cominciare la pratica così. Cosa faresti, come sarebbe?
Allievo: Eh mi immagino seduto che comincio a meditare. E mi fa male, ho difficoltà.
Maestro: ora immagina di cambiare qualcosa, nel modo di fare, tenendo sempre la morsa lì, presente e concreta. Cosa provi?
Allievo: mmm difficile, allora mi alzo, provo a cominciare in piedi.
Ah così stando in piedi la morsa è meno forte, respiro un po meglio.
Maestro: bene, ora prova ancora una volta, ricambiando ancora qualcosa e senti com'è
Allievo: Eh! Ok allora ora mi immagino di iniziare la pratica in movimento. E va meglio, mi sento ancora meno bloccato e respiro meglio.
Maestro: ora puoi intendere Allievo cosa ti accade?
Allievo: (sospirando) si... la morsa c'è sempre ed il respiro non è totalmente libero, ma anche in questa condizione ho trovato le migliori possibilità per me di praticare nonostante quel blocco che sento.
Maestro: proprio così! A volte quando non ci è ancora possibile estirpare la cisti, possiamo agire tenendola presente, prendendoci cura di noi-con la cisti. Magari non esponendola direttamente, tenendola pulita, disinfettata, coperta, accudita. Se la voglio eliminare prima che ci siano le condizioni migliori per farlo, sono immerso nell'impossibilità. Imparando intanto a fare insieme a lei, scopro nuovi modi di esistere avendo una cisti.
Allievo: sarà faticoso Maestro
Maestro: certo buon Allievo, finché non diventerà esperienza.
M.P.