L'IMPERMANENZA
 
 
 
 
Allieva: Maestra sono venuta da te con un quesito ed una difficoltà. Non ce la faccio a cambiare. Ci provo, provo a modificare ciò che di me non mi far star bene. Cambio atteggiamento con i miei allievi, cerco di trovare equilibrio dentro me. Ma ho la sensazione di restare sempre bloccata. È così difficile cambiare?
Maestra: cos'è per te cambiare?
Allieva: Mha per me sarebbe non fare più le stesse cose che ho sempre fatto e che mi facevano star male cioè arrabbiarmi, piangermi addosso per esempio.
Cercare di far capire agli altri alcune questioni ecc.
Maestra: mmmm, capisco. Credo che questo sia la crosta del cambiamento. Una parte.
Stamattina pettinandoti hai visto qualche capello cascare? Oppure hai tagliato le tue unghie? Hai bevuto la stessa quantità di acqua di ieri?
Allieva: si alcuni capelli mi sono caduti, certo a volte taglio le mie unghie. E non saprei riguardo l'acqua. Che c'entra col cambiamento tutto questo?
Maestra: sono questi eventi quotidiani che ogni istante ti rispondono.
Non si può non cambiare!
Noi pensiamo ai cambiamenti come qualcosa di eclatante, evidente, sempre quantificabile.
Il cambiamento avviene, che lo vogliamo o no.
È inscritto dentro e fuori le nostre cellule.
Avviene costantemente, silenziosamente e inesorabilmente.
Quello che accade è che non prestiamo attenzione a tutto ciò.
Tutti i giorni ci risvegliamo cambiati, le nostre cellule si rinnovano, i tessuti si rigenerano, i flussi apportano nuovi nutrimenti.
Siamo sordi a questo continuo lavorio che è alla base del nostro essere e di tutto ciò che ci circonda.
Ciò che descrivi come difficoltà è la tua resistenza al cambiamento. Quella paura che blocca e tiene fermi ed inermi.
Lasciando che tutto accada entri in un flusso dal quale non puoi esimerti di entrare, la vita!
Allieva: quante volte ho resistito allora senza accorgermi della fatica che facevo.
Fluirò come ruscello di montagna, prendendo la forma dell'acqua.
Grazie mia Maestra di cuore.
M.P.