DIALOGO CON L'ANSIA
Osservatorio Gemini, Nebulosa NGC 7727Entra in stanza Z, dopo un po di scambi su come si sente e su ciò che le sta accadendo, mi pone una questione. Z: Vedi Mariantonietta io ho confidenza con la Tristezza ormai da molto tempo, anche con la Rabbia, ma ultimamente mi sono accorta che a lavoro,
quella cosa si ripete sempre, e cioè che faccio sempre tanto, che mi anticipo sempre il lavoro per il giorno dopo, che sto sempre stanca.
Non ne posso più. Non so che mi accade. Perché? Io: magari prova a chiederti cosa ti accade mentre si attua tutto quel fare. Se ora ponessi attenzione ad uno di questi momenti,
e ti fermi ad ascoltarti, cosa noti in te? Z: Bhè, se mi fermo adesso e mi rimetto lì, noto che è come se mi dovessi sbrigare, per poi uscire ed andare a casa. Io: e nel tuo corpo che accade? Z: mmmm... sento il respiro corto, i battiti accelerati, tensione, agitazione. Io: e quale emozione ti sembra che ti attraversi, se metti insieme tutte queste sensazioni? Z: Bhè...mi sembra un po d'Ansia. Può essere? Io: certo sembra proprio lei. Z: è che non la conosco molto Io: e vuoi conoscerla? Z: Bhè non è che mi entusiasma la cosa. Però dai proviamo.
Io: magari scopriamo qualcosa di interessante. Allora mettiti da un lato del divano e girati verso il lato opposto,
lì davanti mettiamo la tua Ansia. E facciamo finta che possa parlare ed ascoltarti. Ora piano piano immagina di farla apparire. Che vedi? Z: vedo come una nebulosa, che si muove, gira, gira, è un po grigetta. Io: che effetto ti fa? Z: (La guarda per un pò) Bhè a vederla così, non è così male, non mi dà fastidio, anzi. Io: ok ora spostati dov'è lei e diventa la tua Ansia, falla parlare, e vediamo che succede? Z: ( si sposta e si mette dall'altra parte, e comincia a parlare come se fosse l'Ansia) Sono la tua Ansia, non voglio farti del male, ti voglio aiutare, voglio aiutarti a farti sentire quando agisci, ma a volte sono invasiva,
ma tu, cerca di capire che ti voglio aiutare solo ad agire e a fare, senza esagerare, e quindi dobbiamo trovare un compromesso. Z: (rivolgendosi a me) questa cosa del compromesso mi ha colpito. (Rivolgendosi all'Ansia) eh ma tu aiutami però. Ansia: Io ci sto ad aiutarti, ma tu cerca di capirlo e riconoscimi, sto qua per te e quando esagero e quando senti che è troppo forte
che sono troppo, sentimi. Z: (rivolgendosi all'Ansia) ma a che serve non l'ho capito? Io: intanto che effetto ti fa? Z: è un bell'effetto, mi ha parlato come se fosse un'amica e non l'ho mai vista così, e' solo che quando mi ha detto del compromesso,
ecco mi piacerebbe trovare questo compromesso. Io: dillo a lei, quale può essere? Z: magari capire che lo fai per me, ma va bene pure un po' meno, questo te lo devo dire. Quindi agire sì, ma...sì mi servi,
ma aiutami anche a capire che non sto nella giungla, ecco, che nessuno mi mangia, che devo agire ma fare senza paura,
perché non succede niente di grave e se succede qualcosa di grave, se mi succederà, lì allora servirà il tuo intervento più drastico,
aiutami a capire che lo fai solo per me. Non serve tanto affanno, basta solo agire. Vorrei che mi facessi capire solo questo, con quello che serve. Ansia: sì sì, non devo esagerare, ho capito, non serve. Ci provo. Perché ho capito che così non stai bene (sospira) che basta meno, sì. E che non ci conosciamo bene e quindi non so quanto te ne serve. Ti inondavo perche' non sapevo che stavi male.
Cercherò di fare un po' meno. Però tu mi devi aiutare, devi sentire quando arrivo e mi devi riconoscere,
e quando mi hai riconosciuto devi anche fermarmi un po tu. E così non esagero.
Io: che effetto fa? Z: come se stessi conoscendo qualcuno, non è male. Ecco, il compromesso si, ti devo sentire quando arrivi, ti devo riconoscere e poi ti devo fermare. Ma come ti fermo? come ti placo?
Ansia:mi plachi quando mi riconosci e quando ti fermi un attimo, invece di agire, quando è troppo, ti fermi, mi riconosci e respiri,
così (e fa un respiro profondo)
Z: OK ti devo riconoscere, devo sapere che sei lì per me, devo capire quando diventi troppo ingombrante, ma che lo fai per farmi agire,
e se mentre agisco sento che sei diventata un pochino troppo rispetto a quello che mi serve, devo sapere che tu sei lì, ti riconosco,
però mi fermo e respiro così(e fa un respiro profondo). Se po fa. Però avvisa eh! Ansia: ti devo avvisare. Secondo me mi riconosci, mi devi riconoscere, lo senti da sola, non ti devo avvisare. lo che posso fare per te?
Quando arrivo ed esagero... che posso fare? (sospira) Z. mia che posso fare? Ti faccio stare un po' male, ti faccio pure fare un sacco di cose.
Quando arrivo tu ti agiti, ti si accelerano i battiti e pure il respiro si accelera e poi stai come una pazza.
Vedi un po', ti pare poco? Più di così che devo fare? Quindi prima di arrivare a tutto questo, tu lo sai e ti fermi e mi dici: così è un po' troppo,
basta, un po' di meno e respiri.
Io: che effetto fa?
Z: mi fa un bell'effetto e quasi quasi la vorrei conoscere meglio, e vorrei veramente capire subito quando arriva e accoglierla a braccia aperte,
per dirle: bella de casa, se volemo tanto bene, ma anche un po meno. Ahhhahah
