ESSERE PARTE DEL TUTTO, NON IL TUTTO
 
 
Allievo:Oh maestro ho paura.
Fino a ieri ho cercato di mantenermi saldo, di rispettare le regole. Adesso sul tramontare del sole ho paura e non so come fare ad affrontare domani.
Maestro: Mio caro allievo anch'io ho paura
Allievo: come maestro, anche tu? Non hai trovato la strada del distacco?
Maestro: Vedi il fatto che tu mi chiami Maestro non vuol dire che io sia diverso da te.
La paura del domani è un sentimento comune agli esseri umani, finché non imparano ad osservare.
Allievo: E a cosa ci aiuterebbe farlo? La paura resta, non va via se osservo
Maestro: Tu cosa sei solito osservare?
Allievo: Le mie ed altrui gesta, gli animali, gli alberi le piante.
Osservo ciò che è intorno a me.
Maestro: Ecco cosa manca buon Allievo,
la cintura di Orione; ciò che è sopra di te.
Sopra di noi ci sono meraviglie che è difficile persino immaginare. Ciò che vediamo è una luce che giunge a noi dopo che ha attraversato centinaia di anni, e ci arriva splendente e luminosa.
Ma quella luce è frutto di passaggi in posti impensabili, impervi, instabili.
Quindi allievo ora dimmi, cosa succede alla tua paura?
Allievo: si affievolisce, ho capito che è una questione di prospettiva. Mi sento contemporaneamente piccolo e grande. Mi sento parte di un quadro immenso, e che io sto contribuendo ad arricchire.
Grazie maestro mi ricorderò che sono parte del tutto, e non il tutto.
M.P.