LA PROSPETTIVA
 
 
Allievo: Maestro vedo male, confuso e offuscato. Ho difficoltà a riconoscere luoghi e persone, ma non ho bisogno di nuovi occhiali perché già li posseggo. Che mi sta succedendo?
Maestro: Non saprei, ma da quello che dici di certo non sembra un problema di vista, bensì di visione.
Allievo: ciò che prima mi sembrava quotidiano, rassicurante, familiare, oggi mi sembra estraneo, mutevole e nuovo.
Le parole che odo, gli sguardi che vedo, diversi.
Ho paura
Maestro: la paura è una buona maestra, ti permette di mettere in discussione ciò sembrava verità, ed invece era illusione.
Ti permette di fermarti nel punto giusto per ridefinire. Ti avvisa che potresti precipitare. Ti tiene vivo.
Allievo: sarà, ma mi strugge dentro, mi confonde la mente. Ne sono travolto.
Maestro: ti ricordi quando venivi al tempio percorrendo sempre la stessa strada per anni ed anni, ti fermavi sul finire della collina e guardavi per un po' il panorama?
Allievo: si Maestro. Ebbene?
Maestro: Ebbene mio Allievo cosa successe un giorno?
Allievo: dovetti cambiar strada per accompagnare un nuovo Allievo che abitava lontano, al tempio.
Maestro: e cosa successe?
Allievo: Beh, percorrendo la nuova strada, ebbi un po' di paura, mi sentivo incerto ed insicuro, arrivai sempre sulla collina, però tutto mi sembrava cambiato, cominciai ad avere più paura all' inizio, un po di tristezza, poi però vidi un lago, che dall' altra parte nemmeno si scorgeva, e alla paura e tristezza si unì la gioia e lo stupore, in un minestrone di emozioni, che mi incuriosì.
Maestro: lo vedi dov'è la questione del tuo malessere?
Allievo: si Maestro come sempre mi ridai passi da percorrere.
Non era appunto una questione di vista, ma di Prospettiva.
Cambiando prospettiva anche il mio punto di vista è cambiato, mostrandomi ciò che prima non vedevo, e donandomi una nuova possibilità.
M.P.